
WhatsApp come chat di lavoro
13 Febbraio 2023
Il contratto di lavoro rappresenta un’inidonea condizione di legittimità per la creazione di gruppi WhatsApp tra datore di lavoro ed i suoi dipendenti, reputando però necessario il consenso degli stessi. Il chiarimento dell’Autorità garante della privacy spagnola (di seguito “AEPD”) giunge a seguito di una controversia sorta tra Azienda e lavoratrice: quest’ultima infatti si è vista aggiungere a due gruppi WhatsApp dal suo datore di lavoro, senza aver rilasciato il suo consenso.
Nel comunicato, l’AEPD sottolinea che, sebbene il datore di lavoro possa utilizzare alcuni dati dei dipendenti per inviare le buste paga, i turni ed altri tipi di comunicazioni; la creazione di gruppi WhatsApp col resto dei colleghi dell’azienda può comportare un trattamento sproporzionato di dati personali per le finalità determinate a monte del trattamento, in fase di instaurazione del rapporto di lavoro.
Per raggiungere lo scopo comunicativo, l’AEPD indica che, qualora le circostanze della prestazione di lavoro per l’azienda comporti la disponibilità personale del dipendente al di fuori della sede di lavoro o del suo orario di lavoro, sarebbe preferibile fornire al dipendente un telefono aziendale, misura parimenti efficace per garantire un flusso comunicativo celere.