
Violenza a Palermo: interviene il Garante Privacy
5 Settembre 2023
Dalla vicenda della violenza sessuale di Palermo sono scaturite non solo conseguenze di natura giudiziaria, ma anche reazioni in materia di legge privacy e protezione dei dati personali, nell’ottica di assicurare una maggior protezione all’integrità e alla dignità della vittima.
Il Garante per la Protezione dei Dati Personali, innanzitutto, si è rivolto ai gestori di Telegram e alla collettività degli utenti della piattaforma avvertendoli che la diffusione dei video riguardanti il fatto compiuto comporta la duplice violazione della normativa in materia di protezione dei dati personali e dell’art. 734-bis del Codice penale. In seguito (e per gli stessi motivi), il Garante ha avviato un’istruttoria nei confronti dei siti che hanno diffuso le generalità della vittima e, contestualmente, ha emanato specifici provvedimenti di avvertimento e richiami indirizzati a siti e a giornalisti che abbiano diffuso informazioni specifiche che possono aver favorito – anche solo in via indiretta – l’identificazione della ragazza.