
Uber non ha pace: ex CSO condannato per aver nascosto un data breach
17 Ottobre 2022
Joe Sulliven, ex CSO di Uber, è stato condannato per pirateria informatica, per aver nascosto il data breach del 2016 avente ad oggetto 57 milioni di dati di clienti e conducenti. La violazione nascosta alla Federal Trade Commission, agenzia per la tutela dei consumatori, ha portato alla condanna di Sullivan, anche, per ostruzione alla giustizia e occultamento di un crimine.
La FTC ha scoperto tale trasgressione solo a seguito di accertamento per un’ulteriore violazione e ha constatato che Sullivan aveva impiegato diverse misure e strumenti per nascondere la violazione dei dati alla Federal Trade Commission, prendendo provvedimenti per evitare che gli hacker venissero scoperti.
L’episodio è meritevole di attenzione per soffermarsi sul comportamento da assumere a fronte di un data breach . Regola n. 1: evitare di occultare l’episodio ed agire secondo la normativa e le procedure aziendali precedentemente implementate per far fronte all’incidente.