
Sta arrivando il nuovo Privacy Shield
28 Marzo 2022
È il tweet della presidente della Commissione Europea a ravvivare le speranze nate qualche settimana fa di una nuova disciplina in materia di trasferimento di dati personali verso gli Stati Uniti.
Annunciando il raggiungimento di un accordo “di principio” che promette flussi di dati affidabili e prevedibili, la notizia si colloca nella cornice dalla conferenza stampa che ha visto Ursula von der Leyen a fianco del presidente americano Biden. Entrambi hanno espresso il desiderio di rafforzare la partnership tra USA e Unione Europea, sottolineando che un passo in tale direzione dovrà necessariamente essere compiuto anche in tema di digitalizzazione, arrivando a colmare il vuoto normativo lasciato dalla caduta del Privacy Shield, attraverso un nuovo framework che disciplini il trasferimento di dati personali verso gli Stati Uniti.
Se finalmente sembra essere stato raggiunto il tanto dibattuto bilanciamento tra la tutela della sicurezza nazionale americana e la protezione dei dati personali dei cittadini europei, tale prospettiva si fonda ad oggi solo su un annuncio politico. È lo stesso Max Schrems, l’attivista protagonista delle sentenze della Corte di Giustizia dell’UE che aveva portato ad invalidare il Safe Harbour prima e il Privacy Sheild poi, a rispondere all’annuncio della presidente della Commissione Europea sottolineando l’assenza, ad oggi, di un effettivo testo normativo.
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