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Ebbene sì, ancora una volta Meta non è sfuggita all’occhio attento dell’autorità di controllo. Il Garante Privacy irlandese ha confermato, in tale occasione, la decisione dell’European Data Protection Board (EDPB) dello scorso 5 dicembre, in merito al tema della pubblicità personalizzata. La decisione non lascia spazio ad interpretazioni differenti: per la pubblicità personalizzata, ad esclusione di quella “contestuale”, occorre un consenso esplicito dell’utente che non può rientrare nell’accettazione delle clausole del servizio social offerto da Meta.

La società di Mark Zuckerberg ha tre mesi di tempo per adeguarsi alla decisione. Quale sarà il suo prossimo passo? Occhi aperti!

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