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Il processo penale rappresenta una delle sedi di massima allerta per la legge privacy e la protezione dei dati personali di indagati, imputati e le terze parti coinvolte.

Il Garante per la protezione dei dati personali ha espresso parere favorevole sullo schema di decreto legislativo di attuazione della legge 27 settembre 2021 n. 134 recante delega “al Governo per l’efficienza del processo penale nonché in materia di giustizia riparativa e disposizioni per la celere definizione dei procedimenti giudiziari”, la cd. Riforma Cartabia.

Le proposte riguardano diversi temi procedurali come: il processo penale telematico, la giustizia riparativa e il dualismo riservatezza e internet ove sono richieste misure di tutela più incisive.

Su quest’ultimo aspetto si precisa che:

  • le forme di notificazione di atti mediante pubblici annunci su internet devono essere sottratte all’indicizzazione da parte dei motori di ricerca e dovrà individuarsi una data retention ad hoc, garantendo il diritto all’oblio di indagati ed imputati.
  • in caso di persone destinatarie di provvedimenti di archiviazione o proscioglimento, il Garante promuove due nuove forme di “oblio”, in linea con il principio costituzionale della presunzione di innocenza: una tutela ex ante dovrebbe garantire la deindicizzazione preventiva dei provvedimenti giudiziari in modo da sottrarre il nome di indagati e imputati alle ricerche condotte tramite motori generalisti; una tutela ex post permetterebbe ai soggetti coinvolti di richiedere la sottrazione all’indicizzazione, dei propri dati contenuti nel provvedimento.

L’obiettivo perseguito è maggiore sinergia tra processo penale e protezione dei dati personali.

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