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Più volte il Garante Privacy ha affrontato l’argomento “Dating online e protezione dei dati”, per mettere in guardia tutti i “sognatori” alla ricerca di Cupido, su siti o App dedicate. Il comunicato dell’Autorità ci ha portato a riflettere sulla tipologia di dati personali forniti in queste occasioni: dati inerenti abitudini sociali e orientamenti sessuali, tra l’altro.

Purtroppo, l’argomento torna in auge a seguito di un’inchiesta condotta dalla Guardia di Finanza di Padova che ha scovato, per il momento, due impostori intenti ad adescare donne alla ricerca di una relazione sentimentale, attraverso profili online falsi. Le donne finite nell’esca sono una cinquantina e si sono viste depauperare il proprio conto corrente nell’intento di “salvare” la presunta anima gemella in difficoltà.

Il Garante, sul punto, ha indicato alcune accortezze da adottare a chi utilizza siti o App “di appuntamenti”:

  • Leggere sempre con grande attenzione l’informativa sul trattamento dei dati personali;
  • Fornire solo i dati indispensabili per fruire del servizio, disattivando dalla memoria alcune funzionalità come microfono, fotocamera e dati di geolocalizzazione;
  • Utilizzare un nick name o pseudonimo per chattare;
  • Evitare di iscriversi all’App tramite profili social o altri servizi online;
  • Evitare di pubblicare la propria foto

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