
Intelligenza artificiale e privacy: cosa prevede il futuro
12 Settembre 2022
Il 7 e l’8 settembre 2022, le Autorità per la protezione dei dati e la privacy dei paesi membri del G7 si sono riunite per discutere di un argomento importantissimo in questo periodo storico di piena digitalizzazione: privacy sì ma libera. Alla ricerca di trasferimenti di dati liberi ed, al contempo, affidabili.
L’incontro, svoltosi nel contesto del “Data Free Flows with Trust (DFFT)” ha avuto come obiettivo quello di condividere le idee pro-futuro sugli “spazi di dati internazionali”, includendo tutti i mercati e cercando di creare sia a livello nazionale che internazionale, un clima di fiducia che possa permettere uno sviluppo sempre maggior di un mercato di dati libero e protetto.
I temi discussi durante il vertice sono stati molteplici: gli strumenti per il trasferimento internazionale dei dati, inclusa la certificazione; il rafforzamento dei principi di minimizzazione dei dati per affrontare le sfide della sorveglianza commerciale; il ruolo delle Autorità di protezione dati nella definizione e nello sviluppo di un modello eticamente corretto per la governance dell’Intelligenza Artificale (IA).
Con riguardo a quest’ultimo argomento, la Vicepresidente Ginevra Cerrina Feroni, in rappresentanza del Garante Italiano, ha proposto l’inserimento nel documento finale dei lavori del G7 del “rifiuto di un uso indiscriminato dell’IA applicata ai dati personali che porti a forme di sorveglianza massiva con l’evidente scopo di controllare e manipolare i comportamenti degli individui a partire dai dati personali, raccolti, analizzati e incrociati in grandi quantità, varietà e velocità”.
Una proposta importante e soprattutto che apre una discussione sul fronte dell’utilizzo dell’Intelligenza Artificicale e di come questo deve essere customizzato tenendo sempre conto della privacy degli interessati