deepfake

Il 25 marzo è apparsa su Twitter un’immagine di Papa Francesco in veste non tipicamente ecclesiastica, bensì in veste trapper, con un appariscente piumino bianco. L’immagine è stata visualizzata da oltre 26 milioni di utenti, alcuni dei quali hanno realmente creduto fosse una foto originale del Pontefice.

Questa è solo una delle tante immagini FALSE che imperversano sul web, destando non poca preoccupazione, ma perché?

Cos’è un Deepfake?

Iniziamo con il definire quello che è il significato di deepfake, ossia una tecnica di Intelligenza Artificiale (IA) volta a sintetizzare l’immagine umana, partendo da contenuti reali, per modificare o ricrearne di nuovi come volti modificati o imitazione di voci, in una modalità estremamente fedele, atti ad ingannare gli utenti che li visualizzano. Ciò che ne risulta, ovviamente, è un elemento “falso” che può essere utilizzato in modi anche non propriamente leciti.

Ad oggi le tecnologie utilizzabili per creare questi contenuti sono facilmente reperibili e non necessariamente costose e dunque, essendo alla portata di tutti, rendono la questione sempre più critica. Nel commento del Twitt riferito a Papa Francesco, ad esempio, viene riportato lo strumento utilizzato per sviluppare l’immagine deepfake, quale l’IA Midijourney, un algoritmo di intelligenza artificiale text to image, ossia capace di generare immagini basate su istruzioni testo. Quindi un servizio online che, in 50 secondi, riesce a “sfornare” un’immagine pronta e finita che può creare o meno diverse problematiche.

Oltre alla criticità di immagini false reperibili online, ciò che altresì preoccupa è la creazione, come sopra citato, di file vocali che imitano perfettamente la voce della persona che si vuole “frodare”. Esistono infatti sintetizzatori di voci che in questo caso utilizzano algoritmi text to voice che possiamo effettivamente chiamare “ladri” di voci e che, anche in questo caso, vanno a violare la protezione dei dati personali. Ne ha parlato anche Guido Scorza, componente del Garante,  in un servizio di Striscia la Notizia.

I ladri di voci che colpiscono su Internet: come difendersi? – Striscia la notizia (mediaset.it)

Furto di identità

Quello che però non è ancora chiaro a tutti, è che il deepfake è un vero e proprio furto di identità, come viene infatti spiegato dalla scheda informativa messa a disposizione dall’Autorità Garante. Le persone ritratte in un deepfake sono private sia del controllo di immagine sia del controllo di pensiero e questa è una minaccia per la propria riservatezza e dignità.

Quali sono i rischi nel quale si può incombere tramite un deepfake? Parliamo di cyberbullismo, quindi situazioni in cui le vittime sono i giovani, oppure deepfake di politici e/o leader che possono influenzare l’opinione pubblica. Pochi esempi, ma chiari moniti che ci fanno intendere quanto questa arte possa diventare pericolosa.

Come, quindi, ci spiega il vademecum del Garante sui deepfake, ribadiamo come sia importante mettere in atto strategie utili a prevenire tali situazioni, quali evitare di diffondere le immagini personali o che ritraggano i propri cari e, soprattutto, imparare a riconoscere per primi il deepfake.

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