
Cosa fare con la richiesta di Federico Leva? I primi effetti, indesiderati, del provvedimento Google Analytics
4 Luglio 2022
Per molte aziende e privati, l’apertura della settimana lavorativa inizia in salita in quanto, tra le molteplici attività da svolgere, si inseriscono le richieste presentate da un ragazzo di nome Federico Leva.
Facciamo un po’ di chiarezza…
- Le richieste pervenute costituiscono esercizio dei diritti degli interessati (art. 15-22 del GDPR). In particolare, quelle di Leva, riguardano il diritto di accesso, cancellazione, opposizione e limitazione del trattamento.
Perché Leva chiede la cancellazione? Poiché afferma che:
“a) tale trattamento è illecito
b) tali dati personali non sono necessari a eventuali finalità legittime, come sopra descritto;
c) nella misura in cui il trattamento potesse eventualmente essere lecito in forza di un mio consenso, nego di aver prestato il mio informato e valido consenso, che in ogni caso revoco espressamente con la presente;
d) qualora i dati fossero asseritamente trattati sulla base di un legittimo interesse, la presente assume valore di opposizione al trattamento oltre che di richiesta di cancellazione”.
Ne deduciamo che la comunicazione non dovrà essere cancellata ma sarà necessario fornire riscontro entro il termine di 30 giorni dalla ricezione della stessa, ai sensi dell’art. 12, par. 3, del GDPR.
- I dati forniti da Leva sono insufficienti per ottemperare alla sua richiesta di cancellazione, quindi, dovrete richiedergli il suo Client ID che vi permetterà di cancellarlo (cliccare, in Audience, User Explorer, inserire il Client ID, aprire e cliccare su “cancella utente”)
- Inviare una richiesta di cancellazione al Responsabile del trattamento (quindi Google);
- Riflettere sull’utilizzo di Google Analytics verificandone al conformità al GDPR, alla luce del provvedimento del 9 giugno;
- Virare su strumenti alternativi a Google Analytics scegliendoli tra quelli che non trasferiscano dati verso gli USA