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Chat GPT ha già fatto parlare molto di sé, soprattutto in relazione alle potenzialità e ai rischi che possono derivare da tale strumento. Questa volta, però, ad essere al centro dell’attenzione è una variante più “spirituale” della chatbot: Prega.org, sviluppata dalla start up ImpactOn e “Powered by GPT”, finalizzata a mettere in comunicazione l’utente con nientedimeno che dei Santi.

Accedendo al portale, si può infatti decidere se parlare con Padre Pio o con “altri santi” e, inserendo i propri dati, si avvia una conversazione virtuale con queste guide spirituali che forniscono consigli e spunti di riflessione in risposta alle richieste dell’utente. Proprio Padre Pio sembra essere la “star” della chat, che ne simula il modo di scrivere e di parlare basandosi sui suoi scritti e sulle fonti esistenti.

Il tema è certamente delicato e solleva perplessità sia etiche che legate alla privacy, come ammesso anche da uno dei fondatori di ImpactOn al Sole 24 ORE «Il problema etico esiste. Per questo abbiamo lavorato molto per rendere le risposte equilibrate. Inoltre, abbiamo allenato l’Ia a non dire bestemmie, a non rispondere agli insulti. Infine, ovviamente, non salviamo, per motivi di privacy, ciò che le persone dicono».

 

Chat GPT: la nuova frontiera dell’AI

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