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Il nome NoName057(16) vi ricorda qualcosa? Ebbene sì, sono loro, il gruppo di hacker informatici filorussi che nel marzo del 2022 si dichiarò a sostegno della Federazione Russa, in occasione dell’inizio della guerra russo-ucraina. Proprio loro hanno messo fuori uso i sistemi gestionali di 188 filiali della BCC di Roma con una tipologia di attacco leggermente diversa da quelle che siamo abituati a sentire.

In questo caso l’attacco era di tipo DDoS (Distributed Denial of Service), volto a sovraccaricare i sistemi incrementando il traffico di dati. L’obiettivo primario di questo attacco non è ricevere un riscatto o rubare dati, ma rendere NON disponibile un servizio.

Come si struttura un DDoS?

Per creare questo tipo di attacco, si prende un gran numero di computer o Botnet (rete di bot) e contemporaneamente gli si fa inviare numerose richieste alla destinazione di rete. Questo comporta, ovviamente, un eccessivo carico dell’infrastruttura creando, dunque, il disservizio.

Per fortuna, però, una volta mitigata la quantità di traffico dati, il servizio ha ripreso a funzionare dopo circa 4 ore. Nessun danno ingente in questo caso ma solo un disservizio momentaneo che mette in luce le capacità di questi gruppi hacker.

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