
Telemarketing: come bloccare le telefonate commerciali
15 Luglio 2016
Il cosiddetto telemarketing è un fenomeno non recente, certo, ma in continua crescita. Un numero sempre più elevato di italiani è vittima di un marketing pressante, basato sulla convinzione che chiamate frequenti (ed indesiderate), ad ogni ora del giorno e della notte, possano convincere l’interlocutore ad aderire ad offerte “imperdibili” o a cambiare gestore telefonico.
Circa cinque centesimi: questo il prezzo a cui soggetti intenzionati ad avviare una campagna di telemarketing possono acquistare la tranquillità di un cittadino.
Come può tutelarsi un consumatore?
La fonte principale delle singole anagrafiche è l’elenco telefonico pubblico. In questo caso, un cittadino, che abbia deciso di essere reperibile sull’elenco telefonico (Pagine Bianche), ma che non voglia per questo essere tempestato di chiamate a fine commerciale, può iscrivere il proprio numero fisso al Registro delle opposizioni. Questa iscrizione, a differenza di quel che molti pensano, è del tutto gratuita, di durata indeterminata e revocabile in qualunque momento. Inoltre, l’accesso al servizio è piuttosto semplice, date le diverse modalità disponibili (modulo elettronico reperibile, mail: abbonati.rpo@fub.it, telefono: 800.265.265, raccomandata: Ufficio Roma Nomentano, Casella Postale 7211 – 00162 Roma RM o fax: 06.54224822).
L’opposizione diviene effettiva decorsi quindici giorni dal momento dell’iscrizione al Registro.
Cosa fare se si ricevono chiamate promozionali nel caso di utenze telefoniche riservate?
Nel caso in cui il numero telefonico del soggetto vittima di un teleselling troppo aggressivo non appaia sull’elenco telefonico, è possibile che questi abbia in precedenza dato –distrattamente– il consenso alla ricezione di chiamate a scopo commerciale.
Se l’utente riesce a venire a conoscenza dell’origine delle chiamate (ricordando che per i servizi di telemarketing la legge vieta l’anonimizzazione), può, in ogni caso, inviare una pec o una raccomandata chiedendo di non essere più contattato.
E se le chiamate persistono?
Se l’utente ha messo in atto gli accorgimenti di cui si è precedentemente detto, ma, nonostante ciò, continua ad essere tempestato di chiamate, non gli resta che rivolgersi al Garante Privacy, segnalando, mediante apposito modulo la situazione di abuso.
Forse non tutti sanno che sono previste sanzioni pecuniarie severe per violazioni in materia di telemarketing. Tuttavia, come ha evidenziato Antonello Soro, Garante Privacy, il telesselling è come Idra: nonostante l’impegno istituzionale, il fenomeno sembra non poter essere fermato, ma aumenta esponenzialmente di anno in anno. Ciò è evidenziato anche dal crescente numero di segnalazioni verso il Garante.
Ultime dal mondo del telemarketing: le chiamate mute
Un fenomeno recente, forse anche peggiore delle chiamate anonime, è rappresentato dalle chiamate mute. I moderni call center, pensati in modo che vengano ridotti al minimo i tempi morti, si basano sull’inserimento mediante software, anziché manualmente, dei numeri telefonici. Il sistema, così, spesso fa partire un numero di telefonate superiore a quello degli operatori disponibili in un dato momento, generando, quindi, chiamate mute, per cui l’utente risponde, ma non c’è nessuno dall’altra parte del telefono.
Legislazione colabrodo: la lacunosa tutela del consumatore
A differenza di quanto accade in numerosi Paesi, ove l’esistenza di una “do not call list” permette agli utenti di iscrivere qualsiasi numero di telefono, fisso o mobile che sia, vietando, senza esclusioni, telefonate commerciali di ogni tipo, in Italia, invece, permane una tutela di tipo parziale: il Registro delle opposizioni, infatti, non tutela tutti gli utenti, ma solamente quelli il cui numero di telefono risulta reperibile sugli elenchi telefonici pubblici.
Risulta evidente come questo regime di opt out rappresenti una criticità del sistema di tutela, non curandosi di offrire rimedi certi per i numeri fissi non iscritti negli elenchi e per quelli di cellulare.
Di necessità virtù
Come spesso accade, per sopperire alla mancanza di soluzioni provenienti “dall’alto”, molti si sono ingegnati, realizzando app create specificamente al fine di bloccare chiamate indesiderate verso cellulari. Sostanzialmente, queste applicazioni consentono di disporre di una sorta di blacklist, ove è possibile per l’utente memorizzare i numeri di chiamate commerciali, facendo risultare il proprio numero di telefono occupato o non raggiungibile.