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La condanna di Meta Platforms Inc., al pagamento di 4 milioni di euro in favore della Repubblica di San Marino è recentissima e anche questa volta riguarda una questione legate al GDPR e alla protezione dei dati.

La sentenza esecutiva, ai danni del colosso Meta, di cui fanno parte i social network più popolari tra i quali Facebook, Instagram, WhatsApp e Messenger, ha suscitato parecchio interesse.

Il perché è facilmente intuibile: stiamo parlando della Repubblica di San Marino, composta da circa 33.000 abitanti che ha condannato la Big impresa multimiliardaria di Zuckerberg.

Ma perché Meta Inc. è stata sanzionata? Sono stati violati dati personali tra i quali: nome, cognome, indirizzi mail e numeri di telefono di circa 13.000 cittadini della Serenissima Repubblica, pronti per la vendita, con l’aggravante della diffusione di tali dati su web portal.

La sentenza n. 3 del 25 gennaio 2023 emessa dal Giudice di Appello Pierfelici Valeria, in collaborazione con il Dott. Rapetto, Autorità Garante per la Protezione dei Dati Personali di San Marino, ha condannato Meta Platforms Inc. al pagamento di tale sanzione per non aver adottato misure di sicurezza adeguate e performanti, al fine di tutelare la riservatezza dei propri utenti.

È una sanzione che rischia di diventare, per analogia, un precedente giurisprudenziale per gli altri Stati, se si considera che nella sua interezza, i dati violati in tale circostanza appartengono a poco meno di 535 milioni di persone, di tutto il mondo.

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