Diritto di accesso-un baluardo da tenere a mente

A seguito del reclamo di un Interessato per il mancato accesso alla “copia dei dati personali conservati nei propri archivi”, un’azienda di Cologno Monzese che si occupa di Medicina del Lavoro è stata multata con 4.000€.

Dalla lettura dell’ordinanza si apprende come la vicenda ha avuto origine dalla presentazione di due istanze volte ad ottenere copia dei dati personali conservati negli archivi della società incaricata dal datore di lavoro dell’istante. Il primo riscontro è stato ritenuto del tutto insufficiente in quanto veniva spiegata la procedura da seguire per ottenere la cartella clinica senza fornire specifiche sulla presenza del trattamento e della tipologia di dati personali trattati. Successivamente, su impulso dell’Autorità, venivano comunicati le tipologie di dati trattati.

A seguito dell’istruttoria, è stata decretata la completa inidoneità della società convenuta in quanto il Titolare del trattamento avrebbe dovuto, fin da subito, fornire conferma o meno del trattamento di dati in corso e, in caso positivo, consentire l’accesso alle informazioni elencate all’art. 15, lett. a) ed h) del GDPR.

In aggiunta, viene specificato che la richiesta di accesso ai dati ed informazioni contenute nella cartella sanitaria non è da confondersi come richiesta di accesso agli “atti e/o documenti”, acquisibili sulla base di altre discipline ordinamentali, e che sottende al versamento di un contributo spese per i costi amministrativi (vedasi, sul punto, il considerando 63).

Alla luce di quanto esposto, ricordiamo che il termine per la risposta all’interessato è, per tutti i diritti (compreso il diritto di accesso), un mese, estendibili fino a tre mesi in casi di particolare complessità. Il titolare deve comunque dare riscontro all’interessato entro un mese dalla richiesta, anche in caso di diniego. Spetta al titolare valutare la complessità del riscontro all’interessato e stabilire l’ammontare dell’eventuale contributo da chiedere all’interessato, ma soltanto se si tratta di richieste manifestamente infondate o eccessive.

 

Ordinanza ingiunzione nei confronti di Medicina & Lavoro s.r.l. – 13… – Garante Privacy (gpdp.it)

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