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Microsoft Teams rappresenta, soprattutto a partire dall’era pandemica, una delle piattaforme più utilizzate per videoconferenze, riunioni e chiamate. I pirati ne sono ben consapevoli perciò hanno deciso di destare un nuovo colpo, ottenendo accesso alle conversazioni per poi inserire nelle chat un collegamento al file “User Centric” ed infine farlo scaricare agli altri utenti connessi alla chat.
Si tratta di un trojan in grado di arrivare a prendere possesso della macchina.

Cosa possiamo fare?

I fronti d’azione sono essenzialmente due.
In termini di sicurezza preventiva è bene innalzare la soglia di attenzione di tutti gli autorizzati al trattamento promuovendo attività di sensibilizzazione. Quanto alla sicurezza proattiva sarà necessario dotarsi di strumenti atti a rilevare ed arginare le minacce.
Tra le azioni da compiere per evitare di essere danneggiati è possibile scaricare i file in una sandbox per verificarli, adottare una suite per la sicurezza che copra tutte le comunicazioni, anche in Teams ed attivare un canale prioritario per le segnalazioni da parte degli “operatori”.

Alziamo la soglia di attenzione!

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